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Miele di sulla, il segreto degli sportivi

La sulla è una pianta poco nota, appartenente alla famiglia delle leguminose, una parente lontana – molto lontana – di ceci, lenticchie e lupini. Robusta e resistente alle alte temperature e alla siccità, cresce spontaneamente nelle regioni mediterranee e in Italia la possiamo trovare soprattutto in Sicilia. Un documento risalente al XVIII secolo attesta la presenza della sulla e ne promuove la diffusione, descrivendo il metodo di coltura utilizzato a Seminara, in provincia di Reggio Calabria.

Tra aprile e giugno i suoi fiori in grappoli, di un vivido rosso violaceo, non affascinano solo le api. Già nel XVII, infatti, la sulla veniva usata come pianta ornamentale per abbellire i giardini mediterranei.

Particolarmente ricca di proteine, vitamine e sali minerali, la sulla viene impiegata in agricoltura anche per rigenerare e rendere più fertile il suolo. Le sue lunghe radici, che possono raggiungere fino a 1,80 metri di lunghezza, facilitano la circolazione dell’aria e dell’acqua, migliorando la resa dei terreni.

Il miele che si ricava da questa pianta ha un’elevata concentrazione di fruttosio, vitamine (A, C e gruppo B) e minerali come ferro, zinco, magnesio e manganese, che forniscono energia immediata a rilascio graduale. Il suo apporto calorico è di circa 300 kcal per 100 g e, rappresentando una fonte di energia naturale e facilmente assimilabile, può essere molto utile prima di un allenamento.

Anche se non sei uno sportivo, questo nettare è un prezioso alleato per il tuo benessere. Il miele di sulla, infatti, oltre ad essere un ottimo integratore naturale, svolge sul nostro organismo un’azione depurativa e disintossicante.

I modi per apprezzarlo non mancano. Un semplice cucchiaino sul pane a colazione, o in abbinamento a un buon formaggio, o ancora come base per salse e creme con cui accompagnare i tuoi piatti dolci o salati.

Grazie al suo sapore delicato, non eccessivamente dolce, il miele di sulla è un ingrediente molto versatile ed è particolarmente indicato per la preparazione di torroni artigianali. In Sicilia, la vicinanza agli agrumeti dona alla pianta leggere note agrumate.

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