Già nell’antichità il miele veniva utilizzato come dolcificante naturale. Come lo sappiamo? Sono state ritrovate immagini di arte rupestre risalenti all’8000 a.C. in cui è raffigurata la raccolta del miele e in alcune ceramiche datate 7000 a.C. è stata rilevata la presenza di cera d’api, probabilmente con funzione impermeabilizzante.

Antichi Egizi, Greci e Romani lo usavano come balsamo per le ferite e per i disturbi di stomaco. Come studi scientifici hanno poi dimostrato, il miele ha infatti proprietà antibatteriche ed emollienti. Per questo è un valido aiuto in caso di mal di gola, tosse e raffreddore e, agendo sulla flora batterica intestinale, è anche un ottimo alleato dell’intestino.

Meno noti, ma non per questo meno importanti, sono i benefici del miele per la mente. Secondo diversi studi il miele stimola la memoria, favorisce la concentrazione ed è in grado di alleviare ansia e stress. Questo anche grazie alle proprietà nutrizionali che lo rendono un alimento prezioso, antiossidante e dall’alto valore energetico. Il miele contiene, infatti, anche calcio, ferro, potassio, fosforo e magnesio, vitamine B e C. A differenza dello zucchero industriale, il miele è composto da zuccheri semplici – glucosio e fruttosio – che il nostro organismo può utilizzare subito come fonte di energia e l’apporto calorico, diverso a seconda della tipologia, è mediamente di 304 calorie per 100 grammi di prodotto.

Disponibile tutto l’anno, in oltre cinquanta varietà diverse, il miele italiano è un vero e proprio superfood.